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copertina del libro |
Non so bene come parlarvi di questo libro.
La storia è così: ci sono due bambini, Fleur e Jaques, che hanno un'intesa perfetta, come due veri fratelli gemelli.
Tra loro non ci sono segreti e quello che fa uno lo fa anche l'altra.
E quando Jaques scopre che Fleur ha un amico immaginario, anche lui desidera averne uno: un grande drago aringa.
Però ad un certo punto Jaques capisce di essere lui stesso l'amico immaginario di Fleur e vuole scoprire chi sarebbe se non venisse immaginato da lei.
La sua curiosità è legittima: in fondo è quello che succede anche a noi quando, crescendo, desideriamo staccarci dai nostri genitori per scoprire chi siamo senza di loro.
E' possibile trovare una risposta a questa domanda? In un certo senso no. O meglio. La domanda è posta nel modo sbagliato, perché da qualche parte noi dobbiamo pur arrivare, e se non fossero questi genitori, sarebbero altri. Così è anche per gli amici immaginari: quando Jaques smette di essere immaginato da Fleur, scopre che la sua natura immaginaria è in realtà una missione a cui non può sottrarsi: è il suo lavoro, e viene assegnato e immaginato ad altri bambini.
E Jaques, come Olga, come Barnaby, deve compiere un lungo percorso prima di sentire nostalgia di casa e capire che ciò che ci rende "noi stessi" è quello che abbiamo incastonato nel nostro cuore, e può sembrare che sia stato messo li da chi ci ha generato, in realtà invece i nostri genitori, così come Fleur per Jaques , hanno solo intuito prima di noi la nostra vera identità e l'hanno custodita per noi in attesa che fossimo capaci di prenderci cura da soli di noi stessi.
Le avventure di Jaques Papier sono scritte e illustrate da Michelle Cuevas , e le trovi nello scaffale delle 5^ o nell'armadio del Passaparola.
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