lunedì 22 giugno 2020

Sospiri


Quanti desideri, quanti dubbi, quanti idee... Ma come esprimerli? Ecco una poesia divertente per imparare a usare una parolina magica: SE!

lunedì 8 giugno 2020

I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore


Un caso curioso: un cortometraggio, vincitore dell'Oscar nel 2012 ("I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore"), trasformato in libro illustrato dal suo stesso regista, conservando inalterata la poesia del linguaggio. Nel salutarvi l'ultimo giorno di scuola vi regaliamo questo capolavoro, con l'augurio che vi accompagni a lungo.


giovedì 4 giugno 2020

Il regno di qua e il regno di là

Il Regno di qua e il Regno di Là di Roberto Piumini, letto da Patrizia e illustrato da Gabriella





C‘era una volta il regno di Qua, e il regno di Là: in mezzo ai due regni c’era un confine di paletti di legno a punta, così che non si poteva passare. Gli abitanti del regno di Qua stavano da una parte del confine, e quelli del regno di Là stavano dall’altra parte. - Qua è più bello! – dicevano quelli del regno di Qua. - Là è più bello! – dicevano quelli del regno di Là. 


- Guai a voi se venite di qua! – dicevano quelli del regno di Qua. - Guai a voi se venite di là! – dicevano quelli del regno di Là. Oltre alle parole, ogni tanto, si tiravano zolle di terra, sassi, scarpe usate, ossa rosicchiate: qualcuna di quelle cose passava, qualcuna restava impigliata sui paletti a punta, a penzolare. Un giorno venne freddo: un freddo tale che si ghiacciò non solo l’acqua dei fiumi, ma la saliva delle bocche, e persino le parole.


La gente di Qua e la gente di Là, per scaldarsi, bruciò tutta la legna, il carbone, e persino le scarpe vecchie: poi non ebbero più niente da bruciare, e allora cominciarono a prendere i paletti di confine, e a bruciare quelli, per scaldarsi un pochino. Quando occorrevano altri paletti, andavano a prenderli al confine: e a forza di prenderli, non ce ne rimasero più, e il confine non ci fu più: 



così quelli di Qua andavano di Là e quelli di Là andavano di Qua, senza accorgersene, e tutti cercavano di scaldarsi un po’, davanti e dietro, e fare due chiacchiere, e a sperare che venisse la primavera. E finalmente la primavera arrivò, e il freddo smise, e spuntò l’erba: tutti cominciarono a ballare in girotondo, e non si chiamavano più Quelli di Qua e Quelli di Là, ma Quelli di Quaelà, un regno nuovo e felice.