giovedì 4 giugno 2020

Il regno di qua e il regno di là

Il Regno di qua e il Regno di Là di Roberto Piumini, letto da Patrizia e illustrato da Gabriella





C‘era una volta il regno di Qua, e il regno di Là: in mezzo ai due regni c’era un confine di paletti di legno a punta, così che non si poteva passare. Gli abitanti del regno di Qua stavano da una parte del confine, e quelli del regno di Là stavano dall’altra parte. - Qua è più bello! – dicevano quelli del regno di Qua. - Là è più bello! – dicevano quelli del regno di Là. 


- Guai a voi se venite di qua! – dicevano quelli del regno di Qua. - Guai a voi se venite di là! – dicevano quelli del regno di Là. Oltre alle parole, ogni tanto, si tiravano zolle di terra, sassi, scarpe usate, ossa rosicchiate: qualcuna di quelle cose passava, qualcuna restava impigliata sui paletti a punta, a penzolare. Un giorno venne freddo: un freddo tale che si ghiacciò non solo l’acqua dei fiumi, ma la saliva delle bocche, e persino le parole.


La gente di Qua e la gente di Là, per scaldarsi, bruciò tutta la legna, il carbone, e persino le scarpe vecchie: poi non ebbero più niente da bruciare, e allora cominciarono a prendere i paletti di confine, e a bruciare quelli, per scaldarsi un pochino. Quando occorrevano altri paletti, andavano a prenderli al confine: e a forza di prenderli, non ce ne rimasero più, e il confine non ci fu più: 



così quelli di Qua andavano di Là e quelli di Là andavano di Qua, senza accorgersene, e tutti cercavano di scaldarsi un po’, davanti e dietro, e fare due chiacchiere, e a sperare che venisse la primavera. E finalmente la primavera arrivò, e il freddo smise, e spuntò l’erba: tutti cominciarono a ballare in girotondo, e non si chiamavano più Quelli di Qua e Quelli di Là, ma Quelli di Quaelà, un regno nuovo e felice.



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