Come tutti i re, anche questo aveva una corona ed era meglio non incontrarlo, per non farlo arrabbiare, e così tutti dovevano stare a casa e non andare a scuola.
Vi sembra di conoscere questa storia? E sì. E' proprio quello che sta capitando a noi.
Così per non sentirci troppo soli e continuare a frequentare la biblioteca almeno virtualmente, ecco per voi alcune storie, da leggere o da ascoltare.
Sperando di vederci presto
qui trovate l'audio lettura della storia che riportiamo qui sotto per intero, così potete leggere, potete ascoltare e potete seguire la lettura. Buon divertimento.
ALICE CASCHERINA, di Gianni Rodari
Questa è la storia di Alice Cascherina, che cascava sempre e dappertutto.
Il nonno la cercava per portarla ai giardini:- Alice! Dove sei,Alice?
- Sono qui nonno.
- Dove qui?
- Nella sveglia.
Sì, aveva aperto lo sportello della sveglia per curiosare un po', ed era finita tra gli ingranaggi e le molle, ed ora le toccava di saltare continuamente da un punto all'altro per non essere travolta da tutti quei meccanismi che scattavano facendo tic-tac.
Un'altra volta il nonno la cercava per darle la merenda:- Alice! Dove sei, Alice?
- Sono qui nonno
- Dove, qui?
- Ma proprio qui, nella bottiglia. Avevo sete, ci sono cascata dentro.
Ed eccola là che nuotava affannosamente per tenersi a galla.
Fortuna che l'estate prima, a Sperlonga, aveva imparato a fare la rana.
- Aspetta che ti pesco.
Il nonno calò una cordicina dentro la bottiglia, Alice vi si aggrappò
e vi si arrampicò con destrezza. Era brava in ginnastica.
Un'altra volta ancora Alice era scomparsa. La cercava il nonno,la cercava la nonna, la cercava la vicina che venga sempre a leggere il giornale dal nonno per risparmiare quaranta lire.
- Guai a noi se non la troviamo prima che tornino dal lavoro i suoi genitori,- mormorava la nonna, spaventata.
- Alice! Alice! Dove sei, Alice?
Stavolta non rispondeva. Non poteva rispondere. Nel curiosare in cucina era caduta nel cassetto delle tovaglie e dei tovaglioli e ci s era addormentata. Qualcuno aveva chiuso il cassetto senza badare a lei. Quando si svegliò, Alice si trovò al buio, ma non ebbe paura :una volta era in un rubinetto ,e là dentro sì che faceva buio.
"Dovranno pur preparare la cena, rifletteva Alice,
-E allora apriranno il cassetto".
Invece nessuno pensava alla cena, proprio perché non si trovava Alice. I suoi genitori erano tornati dal lavoro e sgridavano i nonni : -Ecco come la tenete d'occhio!
-I nostri figli non cascavano dentro i rubinetti, protestavano i nonni, -ai nostri tempi cascavano soltanto dal letto e si facevano qualche bernoccolo in testa.
finalmente Alice si stanò di aspettare.
Tum, tum, tum.
-Zitti tutti, - disse il babbo, -sento battere da qualche parte.
Tum, tum, tum, chiamava Alice.
Che abbracci, che baci quando la ritrovarono. E Alice ne approfittò subito per cascare nell taschino della di papà e quando la tirarono fuori aveva fatto in tempo a impiastricciarsi tutta la faccia giocando con la penna a sfera.
Bella iniziativa. La favola molto carina.
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