lunedì 20 aprile 2020

Goha e i saggi





Che cosa rispondere a uno scienziato che vi chiede quante sono esattamente le stelle che brillano in cielo? A questa imbarazzante domanda, così come ad altre, Goha l’egiziano, chiamato in altri racconti Nasreddin o Jaha, darà delle risposte quanto meno sorprendenti…




 
Un bel giorno, il sindaco di un piccolo villaggio nei dintorni del Cairo si trovò in guai seri.
Tre scienziati, di ritorno da un giro del mondo nel quale avevano raccolto tutte le conoscenze che è possibile accumulare su questa Terra, avevano deciso di fermarsi da lui. Impazienti di fare sfoggio della loro scienza, avevano detto al loro ospite che volevano incontrare l’uomo più istruito della zona per rivolgergli alcune domande.
Il sindaco non sapeva chi scegliere per un tale confronto. Non è mai facile per un capo ammettere di essere alla testa di un branco di asini… ma il sindaco aveva dovuto arrendersi all’evidenza.
Benché i suoi amministrati possedessero numerose qualità, mancavano di capacità di ragionamento.
D’improvviso al sindaco venne in mente l’uomo che poteva toglierlo dai guai. Anche se non era un pozzo di scienza, aveva almeno la parlantina sciolta e un’intelligenza vivace. L’uomo, che si chiamava Goha, venne dunque invitato a quella sfida di menti acute alla qualche avrebbe fatto seguito una grande festa.
Il giorno previsto, l’uomo di presentò dal sindaco. Per l’occasione si era messo i suoi abiti migliori e aveva bardato il suo asino a festa.
Tutto il paese si era radunato per sostenerlo e, quando lui arrivò, la gente scandì il suo nome fino a quando fu entrato nella casa del sindaco.
Fece subito la conoscenza dei tre saggi. Con il loro atteggiamento austero, la barba lunga e lo sguardo impenetrabile, lo intimorirono.
Uno di questi, dopo averlo salutato, lo prese per un braccio. – Caro collega, prima di valutare l’ampiezza delle nostre rispettive conoscenze, sarebbe saggio non fare attendere tutta quella cacciagione cotta a puntino che aspetta sulla tavola.

Goha vide subito l’occasione per avvantaggiarsi sui suoi avversari. – Com’è possibile mettere avanti le cose dello stomaco rispetto a quelle della mente? Io non riuscirei a ingoiare nulla prima di aver discusso con persone istruite come voi!
Turbati da quella risposta, i tre saggi accettarono di cominciare la discussione immediatamente.
Il primo saggio si avvicinò a Goha e gli chiese: – Iniziamo con qualcosa di facile in modo da scaldare la mente. Sapete dirci dove si trova esattamente il centro della Terra?
Goha scoppiò a ridere. – Ed è per una domanda come questa che vi siete presi la briga di venire fin qui? La risposta è estremamente semplice…
Goha fece una pausa e guardò i suoi avversari negli occhi. Si potevano sentire le mosche volare.
-      -   Il centro della Terra, - riprese Goha, - è precisamente dove il mio asino ha appena poggiato il suo zoccolo destro.
Stupefatti da una tale risposta, i saggi si riunirono e parlarono a voce bassa tra loro, poi chiesero prove che dimostrassero la veridicità di quanto Goha aveva appena detto.
-        Ma è facile… Partite dallo zoccolo destro del mio asino ed effettuate le misurazioni necessarie verso ognuna delle estremità della Terra, e vedrete che tutte le distanze si equivalgono.
Battuti, i saggi annuirono.
Il secondo di loro si avvicinò a Goha. – Ebbene, la vostra prima risposta è stata abbastanza soddisfacente. Passiamo adesso alla seconda domanda. Potete dirci con precisione quante stelle brillano in cielo?
Goha sospirò. – Non per essere scortese, cari colleghi, ma credo che andando avanti di questo passo tra non molto saremo seduti a tavola… Le vostre domande sono di una facilità sconcertante. Il numero di stelle in cielo è precisamente lo stesso dei peli del mio asino.
-        E come potete esserne sicuro? – chiede il secondo saggio.
-     -   E’ semplice. L’altra sera, poiché non non riuscivo a prendere sonno, mi sono messo a contare i peli del mio asino per passare il tempo e, visto che non riuscivo comunque ad addormentarmi, ho contato le stelle in cielo. Ebbene, vi sembrerà impossibile, ma il numero era lo stesso! Ricontatele voi stesso se non ci credete!
Il secondo saggio ammise di essere stato battuto e lodò tra i denti la scienza di Goha.
Toccò infine al terzo porre l’ultima domanda. Assunse un’espressione severa e parlò in tono saccente. – Certo, ci siamo accorti che né la Terra né il cielo hanno segreti per voi. Ora provate a rispondere a questa domanda: chi, tra l’uovo e la gallina, è apparso per primo?
Goha accennò un leggero sorriso. – Vi ringrazio molto, signori, per avermi riservato le domande più facili… Ebbene, l’uovo certamente è uscito da una gallina che, qualche tempo prima, era uscito da un uovo che naturalmente era uscito da una gallina che veniva da un uovo… eccetera, eccetera, eccetera, e questo fino al giorno della creazione di cui, immagino, non ignorerete la data… non è vero?
Terrorizzati all’idea che Goha potesse chiedere loro di precisare la data di quel famoso giorno, i tre saggi annuirono soddisfatti e dichiararono che il loro avversario aveva risposto esaurientemente alle loro domande.
Decisero dunque che era arrivato il momento di mettersi a tavola e dedicarsi al nutrimento del corpo. Ma anche in quel campo Goha, che aveva la fama di essere una buona forchetta, batté i commensali senza problemi.


Goha e i saggi

(da “Mille anni di storie per ridere”. Edizioni EL, 2010)
 

 

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