Che cosa rispondere a
uno scienziato che vi chiede quante sono esattamente le stelle che brillano in
cielo? A questa imbarazzante domanda, così come ad altre, Goha l’egiziano,
chiamato in altri racconti Nasreddin o Jaha, darà delle risposte quanto meno
sorprendenti…
Un bel giorno, il sindaco di un piccolo villaggio nei dintorni del
Cairo si trovò in guai seri.
Tre scienziati, di ritorno da un giro del mondo nel quale avevano
raccolto tutte le conoscenze che è possibile accumulare su questa Terra, avevano
deciso di fermarsi da lui. Impazienti di fare sfoggio della loro scienza,
avevano detto al loro ospite che volevano incontrare l’uomo più istruito della
zona per rivolgergli alcune domande.
Il sindaco non sapeva chi scegliere per un tale confronto. Non è mai
facile per un capo ammettere di essere alla testa di un branco di asini… ma il
sindaco aveva dovuto arrendersi all’evidenza.
Benché i suoi amministrati possedessero numerose qualità, mancavano di
capacità di ragionamento.
D’improvviso al sindaco venne in mente l’uomo che poteva toglierlo dai
guai. Anche se non era un pozzo di scienza, aveva almeno la parlantina sciolta
e un’intelligenza vivace. L’uomo, che si chiamava Goha, venne dunque invitato a
quella sfida di menti acute alla qualche avrebbe fatto seguito una grande
festa.
Il giorno previsto, l’uomo di presentò dal sindaco. Per l’occasione si
era messo i suoi abiti migliori e aveva bardato il suo asino a festa.
Tutto il paese si era radunato per sostenerlo e, quando lui arrivò, la
gente scandì il suo nome fino a quando fu entrato nella casa del sindaco.
Fece subito la conoscenza dei tre saggi. Con il loro atteggiamento
austero, la barba lunga e lo sguardo impenetrabile, lo intimorirono.
Uno di questi, dopo averlo salutato, lo prese per un braccio. – Caro
collega, prima di valutare l’ampiezza delle nostre rispettive conoscenze,
sarebbe saggio non fare attendere tutta quella cacciagione cotta a puntino che
aspetta sulla tavola.
Goha vide subito l’occasione per avvantaggiarsi sui suoi avversari. –
Com’è possibile mettere avanti le cose dello stomaco rispetto a quelle della
mente? Io non riuscirei a ingoiare nulla prima di aver discusso con persone
istruite come voi!
Turbati da quella risposta, i tre saggi accettarono di cominciare la
discussione immediatamente.
Il primo saggio si avvicinò a Goha e gli chiese: – Iniziamo con
qualcosa di facile in modo da scaldare la mente. Sapete dirci dove si trova
esattamente il centro della Terra?
Goha scoppiò a ridere. – Ed è per una domanda come questa che vi siete
presi la briga di venire fin qui? La risposta è estremamente semplice…
Goha fece una pausa e guardò i suoi avversari negli occhi. Si potevano
sentire le mosche volare.
- -
Il centro della Terra, - riprese Goha, - è
precisamente dove il mio asino ha appena poggiato il suo zoccolo destro.
Stupefatti da una tale risposta, i saggi si riunirono e parlarono a
voce bassa tra loro, poi chiesero prove che dimostrassero la veridicità di
quanto Goha aveva appena detto.
-
Ma è facile… Partite dallo zoccolo destro del
mio asino ed effettuate le misurazioni necessarie verso ognuna delle estremità
della Terra, e vedrete che tutte le distanze si equivalgono.
Battuti, i saggi
annuirono.
Il secondo di loro
si avvicinò a Goha. – Ebbene, la vostra prima risposta è stata abbastanza
soddisfacente. Passiamo adesso alla seconda domanda. Potete dirci con
precisione quante stelle brillano in cielo?
Goha sospirò. –
Non per essere scortese, cari colleghi, ma credo che andando avanti di questo
passo tra non molto saremo seduti a tavola… Le vostre domande sono di una
facilità sconcertante. Il numero di stelle in cielo è precisamente lo stesso
dei peli del mio asino.
-
E come potete esserne sicuro? – chiede il
secondo saggio.
- -
E’ semplice. L’altra sera, poiché non non
riuscivo a prendere sonno, mi sono messo a contare i peli del mio asino per
passare il tempo e, visto che non riuscivo comunque ad addormentarmi, ho
contato le stelle in cielo. Ebbene, vi sembrerà impossibile, ma il numero era
lo stesso! Ricontatele voi stesso se non ci credete!
Il secondo saggio
ammise di essere stato battuto e lodò tra i denti la scienza di Goha.
Toccò infine al
terzo porre l’ultima domanda. Assunse un’espressione severa e parlò in tono
saccente. – Certo, ci siamo accorti che né la Terra né il cielo hanno segreti per
voi. Ora provate a rispondere a questa domanda: chi, tra l’uovo e la gallina, è
apparso per primo?
Goha accennò un
leggero sorriso. – Vi ringrazio molto, signori, per avermi riservato le domande
più facili… Ebbene, l’uovo certamente è uscito da una gallina che, qualche
tempo prima, era uscito da un uovo che naturalmente era uscito da una gallina
che veniva da un uovo… eccetera, eccetera, eccetera, e questo fino al giorno
della creazione di cui, immagino, non ignorerete la data… non è vero?
Terrorizzati
all’idea che Goha potesse chiedere loro di precisare la data di quel famoso
giorno, i tre saggi annuirono soddisfatti e dichiararono che il loro avversario
aveva risposto esaurientemente alle loro domande.
Decisero dunque
che era arrivato il momento di mettersi a tavola e dedicarsi al nutrimento del
corpo. Ma anche in quel campo Goha, che aveva la fama di essere una buona
forchetta, batté i commensali senza problemi.
Goha e i saggi
(da “Mille anni di storie per ridere”. Edizioni EL, 2010)
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