Una storia da leggere in questo periodo pasquale, dove gli essere fatati aiutano noi umani a superare ogni difficoltà. E ci fanno il regalo più grande: la SPERANZA!
Esistono le fate, eccome. Noi
esseri umani non le possiamo vedere, ma una volta abitavano il mondo insieme a
noi. Poi improvvisamente sono fuggite e ora abitano nei paesi dei TRA.
Come, non sapete che paesi sono? Ma sono i paesi che stanno tra tutti i TRA. Un esempio: tra il sogno e la realtà abitano le fate della fantasia; tra il dormi-veglia abitano le fate del mattino, tra il bene e il male abitano le fate della giustizia e via di seguito. Le fate abitavano sulla terra insieme a noi, e a capo di tutte vi era la fata più bella, più dolce, più giusta che l’universo intero avesse mai creato. Figlia della stella più luminosa, era giunta sulla terra per portare amore e pace. Pasqualina, questo era il suo nome, aveva creato i rossi tramonti e le splendenti albe, lei era padrona degli eterni ghiacciai e del blu di tutti gli oceani.
Con lei l’amore era sovrano e il nostro pianeta conobbe l’epoca più bella di tutti i tempi. Le fate vivevano insieme a noi aiutandoci ogni qual volta avevamo bisogno.
Come, non sapete che paesi sono? Ma sono i paesi che stanno tra tutti i TRA. Un esempio: tra il sogno e la realtà abitano le fate della fantasia; tra il dormi-veglia abitano le fate del mattino, tra il bene e il male abitano le fate della giustizia e via di seguito. Le fate abitavano sulla terra insieme a noi, e a capo di tutte vi era la fata più bella, più dolce, più giusta che l’universo intero avesse mai creato. Figlia della stella più luminosa, era giunta sulla terra per portare amore e pace. Pasqualina, questo era il suo nome, aveva creato i rossi tramonti e le splendenti albe, lei era padrona degli eterni ghiacciai e del blu di tutti gli oceani.
Con lei l’amore era sovrano e il nostro pianeta conobbe l’epoca più bella di tutti i tempi. Le fate vivevano insieme a noi aiutandoci ogni qual volta avevamo bisogno.
Illustrazioni di Cicely Mary Barker |
La terra era un paradiso. Ma, come accade in tutte le leggende anche in questa
esiste un ma, la strega dell’Invidia provava rancore verso le fate. Voleva
essere sovrana degli uomini, distruggere l’amore, odiava gli uomini che amavano
le fate. Così pensò che se fosse riuscita a distruggere le fate gli uomini
avrebbero adorato solo lei. Quindi, se avesse distrutto Fata Pasqualina lei
avrebbe vinto.
Vagò nelle notti senza luna nascondendosi a tutti e raccolse dai sogni degli umani i loro incubi peggiori, creò un sogno talmente pauroso che pure lei rischiò di esserne distrutta. Con questo sogno racchiuso in un’ampolla stregata iniziò la ricerca di fata Pasqualina: quando l’avesse trovata, l’avrebbe obbligata a respirare il contenuto dell’ampolla e Pasqualina sarebbe morta. Ma le fate, che tutto percepiscono, vennero a conoscenza del piano della malvagia Invidia e avvertirono la loro regina. Pasqualina, pur non capendo perché Invidia l’odiasse tanto, cercò di sfuggirle. Non conosceva però la tenacia che animava quella malvagia strega e un giorno si trovò quasi prigioniera: Invidia le era alle spalle, l’aveva ormai raggiunta e si apprestava ad aprire la tremenda ampolla per farle respirare il contenuto. La malvagia ormai era sicura, aveva vinto!
Vagò nelle notti senza luna nascondendosi a tutti e raccolse dai sogni degli umani i loro incubi peggiori, creò un sogno talmente pauroso che pure lei rischiò di esserne distrutta. Con questo sogno racchiuso in un’ampolla stregata iniziò la ricerca di fata Pasqualina: quando l’avesse trovata, l’avrebbe obbligata a respirare il contenuto dell’ampolla e Pasqualina sarebbe morta. Ma le fate, che tutto percepiscono, vennero a conoscenza del piano della malvagia Invidia e avvertirono la loro regina. Pasqualina, pur non capendo perché Invidia l’odiasse tanto, cercò di sfuggirle. Non conosceva però la tenacia che animava quella malvagia strega e un giorno si trovò quasi prigioniera: Invidia le era alle spalle, l’aveva ormai raggiunta e si apprestava ad aprire la tremenda ampolla per farle respirare il contenuto. La malvagia ormai era sicura, aveva vinto!
Ma, esistono sempre i ma nelle
leggende, passò di lì una piccola gallinella che vedendo la disperazione di
Fata Pasqualina le disse: - Presto, entra nel mio uovo. - e subito Pasqualina
si dissolse ed entrò nell’uovo della buona gallinella. Invidia cercò in tutti i
modi di trovare un apertura in quello strano oggetto che non aveva mai visto.
Cercò di romperlo, ma quell’uovo era magico, sarebbe riuscito a romperlo solo
chi fosse stato animato da buone intenzioni verso le fate.
Poi, improvvisamente, l’uovo
scomparve e nessuno sa più dove sia. Le fate, prive della loro regina, decisero
di ritirarsi nei paesi dei TRA, e noi uomini ora siamo soli sulla terra.
Da quel giorno, una volta all’anno,
tutti noi acquistiamo le uova, da allora si chiamano di Pasqua, e le rompiamo
sperando che dentro vi sia Pasqualina, ma nessuno ancora l’ha trovata. Vi si
trovano solo regali messi dalle fate dei paesi dei TRA per ricordarci che loro
ci amano ancora.
Aspettano solamente che da un uovo fatato si manifesti la loro REGINA.
La terra potrà così tornare a essere il regno delle fate, e noi felici per l’eternità.
Aspettano solamente che da un uovo fatato si manifesti la loro REGINA.
La terra potrà così tornare a essere il regno delle fate, e noi felici per l’eternità.
La leggenda della Fata Pasqualina - Cesare Righi
Illustrazioni di Cicely Mary Barker
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